Questa immagine rappresenta la copertina della pagina del glossario dedicata alla Self-Awareness

Self-Awareness

In psicologia l’espressione Self-Awareness (“consapevolezza di sé”) indica la capacità di valutare i propri comportamenti e di confrontarli con i propri valori e con le proprie inclinazioni. Lo psicologo Philippe Rochat ha definito questo concetto come “uno dei più importanti sia per la psicologia dello sviluppo che per quella evoluzionista”, ma si tratta di un aspetto rilevante anche nei contesti organizzativi. 

Che cos’è la Self-Awareness?

La teoria della Self-Awareness è stata messa a punto dai ricercatori Shelley Duval e Robert Wicklund negli anni ‘70 del secolo scorso. Alla sua base c’è l’idea secondo cui l’individuo non è l’insieme dei suoi pensieri ma il soggetto, da questi separato, che li osserva. 

Essere self-aware significa, infatti, sapersi osservare in maniera oggettiva, riconoscendo i propri punti di forza e di debolezza, e mantenere un buon livello di coerenza tra ciò che si pensa, si sente e si fa.

Secondo Duval e Wicklund quando il comportamento non è allineato ai propri valori, ci si sente a disagio. Al contrario, l’allineamento tra le proprie azioni e il proprio modo di pensare conduce a uno stato di positività e felicità.

Studi recenti hanno distinto due tipologie di autoconsapevolezza:

  • consapevolezza di sé interna: si riferisce al livello di consapevolezza dei nostri meccanismi interni;
  • consapevolezza di sé esterna: riguarda la comprensione del modo in cui gli altri ci considerano. 

Self-Awareness e Intelligenza Emotiva

La consapevolezza di sé è una delle cinque componenti fondamentali dell’Intelligenza Emotiva. Secondo la definizione di Goleman, quest’ultima rappresenta “la capacità di riconoscere le proprie emozioni, quelle degli altri, gestire le proprie e interagire in modo costruttivo con gli altri”. Tale competenza si fonda proprio sulla Self-Awareness. L’autoconsapevolezza permette, infatti, di sintonizzarsi sulle proprie emozioni, comprenderle e valutarle per trarre informazioni rilevanti sugli obiettivi che si vuole raggiungere.

La Self-Awareness in ambito organizzativo 

La consapevolezza di sé è diventata una parola chiave anche nelle organizzazioni. Le ricerche hanno infatti evidenziato una correlazione tra Self-Awareness e performance. Un lavoratore consapevole di sé è infatti capace di riconoscere i propri limiti, valorizzare i propri punti di forza e gestire le proprie emozioni anche in situazioni di stress o conflitto. 

Essere autoconsapevoli è cruciale in particolare per i leader. Leader consapevoli delle proprie emozioni e dell’immagine che i collaboratori hanno di loro permette di adottare uno stile di leadership più empatico e autentico e ciò ha effetti positivi sulla comunicazione e sul clima all’interno dei gruppi di lavoro. 

I benefici della Self-Awareness per i lavoratori e per le organizzazioni

Sempre più frequentemente le organizzazioni adottano iniziative incentrate sull’autconsapevolezza delle proprie persone. Essa infatti genera benefici sia in termini di benessere e sviluppo individuale che di crescita organizzativa.

I principali benefici a livello individuale sono:

  • Efficace gestione delle emozioni: la consapevolezza di sé aiuta a riconoscere e regolare le emozioni, riducendo stress, ansia e burnout.
  • Maggiore autostima: individuare i propri punti di forza consente di affrontare le sfide con più sicurezza e fiducia nei propri mezzi. 
  • Crescita personale e professionale: riconoscere le proprie aree di miglioramento permette di lavorare su di esse e di definire obiettivi concreti e realistici.
  • Relazioni più autentiche: la consapevolezza di se stessi e dei propri comportamenti è la base su cui costruire interazioni interpersonali di qualità fondate su una comunicazione empatica e consapevole.

I benefici che riguardano l’intera organizzazione, invece, comprendono aspetti come: 

  • Positività del clima organizzativo: la comunicazione e la qualità delle relazioni interne sono infatti fondamentali per creare un clima sano e stimolante.
  • Leadership più efficace: i leader consapevoli del proprio ruolo adottano stili di gestione più sostenibili, costruiti su feedback costanti e sulla fiducia.
  • Maggiore adattabilità al cambiamento: l’autoconsapevolezza favorisce l’apertura mentale permettendo alle persone di non sentirsi a disagio di fronte ai cambiamenti. 

Come sviluppare la Self-Awareness?

Per aiutare le persone a incrementare la propria autoconsapevolezza, le organizzazioni possono utilizzare diversi metodi e strumenti:

  • Feedback 360: i feedback costruttivi e provenienti da diverse fonti sono uno dei modi più efficaci per accompagnare le persone verso una maggiore consapevolezza dei propri punti di forza e margini di miglioramento. 
  • Coaching: i percorsi di coaching individuale permettono ai coachee di riflettere sulle proprie inclinazioni, opinioni, emozioni e obiettivi professionali. 
  • Percorsi formativi: le attività di formazione in grado di combinare teoria e pratica (ad esempio con attività di gruppo, role play e serious games) possono essere uno strumento utile e innovativo per coltivare la Self-Awareness.
  • Strumenti di autoanalisi: sia i questionari di valutazione che tecniche meno convenzionali come il Journaling e diari di bordo permettono di riflettere sulle proprie caratteristiche personali e sulle proprie esperienze. 

Conclusione

In conclusione, la Self-Awareness è una competenza chiave per il benessere individuale, fondamentale anche nelle organizzazioni. Coltivare la consapevolezza di sé significa creare le condizioni per la propria crescita personale e professionale a partire da una valutazione oggettiva dei propri comportamenti e dal riconoscimento delle proprie forze e debolezze. Nei contesti organizzativi promuovere la consapevolezza di sé significa porre le basi per relazioni più empatiche, leadership più sostenibili e ambienti di lavoro più sani.

Bibliografia

  • Duval, S., Wicklund, R. (1972). A Theory of Objective Self Awareness. Academic Press.
  • Eurich, T. (2018). What Self-Awareness Really Is (and How to Cultivate It). Harvard Business Review
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