Questa immagine rappresenta la copertina della pagina del glossario dedicata al Blended Learning

Blended Learning

Il Blended Learning, o apprendimento misto, è un approccio didattico che si caratterizza per la combinazione dell’insegnamento tradizionale in aula con attività mediate da piattaforme digitali. In diversi ambiti la formazione sta assumendo nuove forme e la metodologia blended è una di queste, anche nei contesti organizzativi.

Che cos’è il Blended Learning?

Il Blended Learning è una metodologia formativa che unisce elementi della formazione frontale in presenza ed esperienze di apprendimento a distanza. A differenza dell’E-Learning, non comporta una sostituzione integrale delle lezioni in aula a favore delle attività online. Piuttosto, si configura un affiancamento tra le diverse metodologie e le tecnologie digitali vengono integrate con gli strumenti tradizionali.

Si tratta dunque di un approccio innovativo che consente di sfruttare i punti di forza di due metodologie differenti. L’obiettivo non è semplicemente sommare le rispettive caratteristiche, ma generare un valore aggiunto che nasce proprio dall’integrazione sinergica tra l’apprendimento in presenza e quello online.

Come funziona un percorso Blended Learning?

L’aspetto che più determina il successo di un percorso formativo in modalità Blended Learning è la progettualità didattica. Ciò significa che è necessario pianificare e strutturare il percorso in maniera calibrata tenendo conto delle specifiche esigenze formative e selezionando gli strumenti più adeguati per soddisfarle.

La fase di progettazione prevede quindi la scelta dei contenuti e la loro suddivisione nei vari canali che verranno utilizzati in modo che si generi una sinergia efficace.

In particolare, nei percorsi in modalità Blended vengono affiancate tre metodologie

  • Incontri in aula, che possono avere una struttura più tradizionale (lezioni frontali) o più interattiva (promozione del confronto e dello scambio di idee). 
  • Didattica individuale da remoto (E-learning). L’apprendimento è autonomo e personalizzabile. Ciò significa, ad esempio, che è possibile fruire dei contenuti formativi secondo i propri tempi e bisogni. Gli strumenti a disposizione possono essere video-lezioni registrate, e-book, test ed esercitazioni interattive.
  • Social Learning. La terza componente essenziale prevede l’utilizzo di piattaforme digitali in grado di favorire la collaborazione e la condivisione di idee e conoscenze. Gli strumenti principali sono forum, blog, chat e social media. Il Social Learning può svilupparsi anche in contesti offline attraverso l’elaborazione di progetti di gruppo. 

Alcune tipologie di Blended Learning

I percorsi di apprendimento misto possono essere costruiti secondo diversi modelli in base agli obiettivi formativi, al contesto (scuola, università, azienda) e delle tecnologie disponibili. Alcuni dei modelli più diffusi sono:

  • Rotation Model: si tratta della tipologia più comune. L’apprendimento si sviluppa attraverso l’alternanza di momenti di apprendimento in aula e online, secondo una rotazione prestabilita che il responsabile della formazione supervisiona. 
  • Flipped Classroom: il nome di questo modello indica l’intenzione di capovolgere le convenzioni dei processi formativi. La didattica a distanza e online viene dedicata ai contenuti teorici, mentre gli incontri in aula prevedono attività pratiche ed esercitazioni, guidate dal responsabile del percorso formativo. 
  • Flex Model: in questo caso l’apprendimento avviene prevalentemente online, con materiali accessibili in qualsiasi momento. Tuttavia, i docenti sono a disposizione per interventi di supporto personalizzato, tutoring, laboratori o spiegazioni su richiesta. Questo modello è molto utilizzato in ambito professionale.
  • Enriched virtual model: questa tipologia è piuttosto simile a quella precedente ma include appuntamenti regolari in presenza come seminari e laboratori che arricchiscono (come sottolineato dal nome del modello) la didattica online.

Quali sono i vantaggi e le sfide del Blended Learning?

L’apprendimento misto presenta importanti vantaggi, in particolare nei contesti organizzativi dove è necessario conciliare i percorsi formativi con altri impegni professionali. Tra le caratteristiche più vantaggiose del Blended Learning rientrano:

  • la possibilità di unire la flessibilità e l’autonomia tipica dei percorsi online con le opportunità di condivisione proprie delle attività in presenza;
  • l’engagement derivante dall’utilizzo di video, quiz, forum e altre risorse multimediali;
  • l’opportunità di differenziare i contenuti e le attività in base agli interessi e al livello delle persone;
  • la possibilità di monitorare i progressi sfruttando le caratteristiche tipiche di alcuni strumenti digitali;
  • la costante accessibilità dei materiali formativi che sono a disposizione in qualsiasi momento;
  • l’attenzione posta sulle attività pratiche e di confronto.

La strutturazione di un percorso in modalità Blended presenta però anche dei fattori critici da cui dipende l’efficacia della formazione:

  • l’equilibrio tra le diverse metodologie e i vari strumenti formativi;
  • il ruolo del formatore, che deve essere in grado di assumere le vesti di guida e facilitatore piuttosto che di fonte di informazioni;
  • il coinvolgimento degli studenti. L’apprendimento misto richiede infatti un buon livello di proattività, oltre che di autodisciplina, da parte delle persone;
  • l’accesso alla tecnologia. Bisogna assicurarsi che tutti abbiano le risorse necessarie per seguire il percorso di formazione;
  • la chiarezza del funzionamento e delle fasi del percorso.

Conclusione

In conclusione, il Blended Learning rappresenta un’opportunità concreta per ripensare i processi formativi in modo più flessibile, inclusivo e centrato sulle persone. La sua forza risiede nella capacità di integrare il meglio della formazione in presenza con le potenzialità offerte dalle tecnologie digitali, creando ambienti di apprendimento dinamici, collaborativi e personalizzabili. Perché questa metodologia sia davvero efficace, è però fondamentale una progettazione accurata, che tenga conto sia delle esigenze dei destinatari sia delle risorse disponibili.

Bibliografia

  • Santos, A., Pereira Mamede, H. (2024). Creating Learning Organizations Through Digital Transformation. IGI Global.
  • Wang, T. & Bhagat, K. (2025). Theoretical Foundations, Models, and Frameworks of Blended Learning. Case Studies on Blended Learning in Higher Education, pp.19-40.
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