La Talent Retention indica la capacità di un’organizzazione di trattenere e fidelizzare i propri dipendenti e in particolare i professionisti più talentuosi. Si tratta quindi di un aspetto complementare rispetto alla Talent Acquisition che invece è il processo di attrazione e selezione di talenti presenti sul mercato del lavoro.
Che cos’è la Talent Retention?
La Talent Retention è l’insieme delle attività che le aziende implementano per mantenere nel proprio organico i talenti e ridurre così il tasso di turnover. Queste attività hanno un elevato valore strategico per le organizzazioni: trattenere i propri professionisti ha effetti positivi sulla continuità aziendale e sulle prestazioni. Inoltre, un alto tasso di retention permette di risparmiare risorse che altrimenti sarebbero necessarie per reclutare e formare nuovi dipendenti.
Quali fattori influenzano la Talent Retention?
Un’organizzazione in grado di fidelizzare i propri talenti segue un approccio a 360 gradi alla retention: le persone valutano vari aspetti della vita organizzativa e il loro engagement può dipendere da diversi fattori. Quelli che hanno un impatto maggiore sono:
- Cultura aziendale e ambiente di lavoro
- Compensazione e benefit
- Opportunità di crescita professionale
- Leadership empatica e motivante
- Work-life balance
- Sicurezza lavorativa
- Grado di autonomia e responsabilità delle attività svolte
Strategie di Talent Retention
Sulla base dei fattori ritenuti cruciali per trattenere i propri talenti, le organizzazioni implementano strategie specifiche per migliorare l’esperienza complessiva delle loro persone. Alcuni esempi di programmi di Talent Retention sono:
- Programmi di rewarding: per incentivare i professionisti a non lasciare l’organizzazione è importante riconoscere il loro operato. Le ricompense lavorative possono essere sia intrinseche che estrinseche: si può quindi spaziare da apprezzamenti spontanei a programmi formali che prevedono aumenti e avanzamenti di carriera. Molte imprese organizzano appuntamenti a cadenza fissa per premiare i dipendenti che hanno ottenuto i risultati migliori.
- Modelli di lavoro flessibile: nel mondo del lavoro attuale una delle priorità delle persone è la possibilità di conciliare agevolmente vita professionale e vita privata. Perciò sono molto apprezzati modelli ibridi in cui la presenza in ufficio si combina con lo smart working.
- Percorsi di formazione: i lavoratori accolgono con entusiasmo anche gli investimenti che le organizzazioni mettono in campo per la loro crescita professionale. I programmi di Upskilling e Reskilling rappresentano le due tipologie principali della formazione in azienda.
- Strategie di costruzione del senso di appartenenza all’organizzazione: la Talent Retention passa anche dalla capacità di creare e offrire una forte identità di gruppo. Da questo punto di vista sono molto utili iniziative come cene aziendali, attività sportive, celebrazioni di anniversari e di successi aziendali.
- Politiche di Diversity, Equity & Inclusion: questi programmi sono fondamentali soprattutto per i professionisti che appartengono a gruppi sotto-rappresentati ma sono utili per salvaguardare l’unicità di tutti i lavoratori. La sensibilità delle persone verso queste tematiche è infatti in grande crescita in maniera trasversale.
- Programmi di supporto ai dipendenti: è in crescita anche l’attenzione verso i temi del benessere fisico e psicologico. Per questo motivo può essere utile implementare questi programmi che di solito prevedono anche assistenza legale, consulenza socio-assistenziale ed educazione finanziaria.
Strumenti utili per prevenire il turnover
Oltre alle strategie e ai programmi costruiti al fine di aumentare l’engagement dei propri dipendenti, le organizzazioni possono adottare anche strumenti utili per prevenire il turnover e aumentare il tasso di Talent Retention. Si tratta di tecniche che permettono alle aziende di comprendere se ci sono problematiche specifiche e in quali aspetti è possibile apportare dei miglioramenti.
A tal fine può essere utile effettuare delle analisi di clima, somministrare sondaggi ai dipendenti o intervistarle periodicamente per avere dei feedback sui fattori chiave che determinano il loro tasso di engagement. In quest’ottica sono molto importanti anche i colloqui di uscita (“exit interviews”) in cui è possibile approfondire i motivi che hanno portato un professionista a lasciare l’organizzazione. Infine, le aziende possono rivolgersi a consulenti esterni esperti, capaci di identificare le criticità esistenti e proporre soluzioni mirate per ridurle o eliminarle completamente.
Conclusione
In conclusione, la Talent Retention è un elemento strategico fondamentale per garantire la stabilità e la crescita delle organizzazioni. Implementare politiche efficaci di fidelizzazione dei talenti non solo riduce i costi legati al turnover, ma migliora anche l’engagement e le performance complessive dell’azienda. Investire in programmi di rewarding e nella crescita e nel benessere delle proprie persone crea un ambiente favorevole in cui i dipendenti si sentono valorizzati e motivati.
Bibliografia
- Phillips, J. J., Edwards, L. (2009). Managing Talent Retention An ROI Approach. Wiley
- Tietjen, M. A., & Myers, R. M. (1998). Motivation and job satisfaction. Management decision.