Questa immagine rappresenta la copertina della pagina del glossario dedicata al Goal Setting

Goal Setting

Il Goal Setting (“definizione degli obiettivi”) è un processo che permette alle persone e alle organizzazioni di identificare e pianificare gli obiettivi che vogliono raggiungere entro un determinato periodo. Si tratta di un metodo che ha alla base un forte impianto teorico, messo a punto nel 1968 dallo psicologo americano Dr. Edwin A. Locke.

Che cos’è il Goal Setting?

La teoria

Secondo Locke gli obiettivi hanno un ruolo cruciale nel determinare il livello di motivazione che le persone impiegano nelle loro attività. Le sue ricerche si concentrarono quindi sulla relazione tra varie tipologie di obiettivi e performance. Locke notò che obiettivi specifici e sfidanti conducono più facilmente a prestazioni di alto livello. 

L’applicazione pratica nelle organizzazioni

Nel corso degli anni questa teoria ha trovato applicazione anche in ambito organizzativo influenzando pratiche manageriali come la definizione degli obiettivi di performance, la valutazione e la gestione del rendimento. Il Goal Setting è così diventato un approccio strategico che le organizzazioni seguono per stabilire le priorità, definire aspettative e responsabilità e allineare gli sforzi di tutti i membri dell’organizzazione verso obiettivi comuni. Si tratta di uno strumento essenziale per massimizzare l’efficacia e raggiungere il successo nelle varie iniziative aziendali.

Quali sono i princípi della teoria del Goal Setting?

A distanza di oltre 20 anni dalla pubblicazione dell’articolo in cui veniva sistematizzata la teoria della definizione degli obiettivi, Locke collaborò con il collega Gary Latham per la realizzazione del libro “A Theory of Goal Setting and Task Performance”. In quest’opera i due psicologi delineano i cinque principi fondamentali per una definizione efficace degli obiettivi:

  • Chiarezza: gli obiettivi devono essere specifici e definiti in maniera chiara.
  • Sfida: gli obiettivi non devono essere troppo semplici. Devono essere realistici ma sfidanti. 
  • Impegno: perché le persone abbiano una motivazione elevata è necessario che siano coinvolti dall’obiettivo fissato.
  • Feedback: un feedback regolare e costruttivo consente alle persone di adattare il loro approccio se necessario e di mantenere alta la motivazione.
  • Complessità: nella definizione degli obiettivi è fondamentale tenere in considerazione la complessità del task. È importante fornire il tempo e le risorse necessarie per sviluppare le competenze richieste per affrontare le sfide. Inoltre, se l’obiettivo è troppo complesso, può essere utile suddividerlo in sotto-obiettivi più gestibili.

Quali sono le tecniche di Goal Setting?

La diffusione della teoria della definizione degli obiettivi e del Management by Objectives ha portato diversi psicologi e consulenti manageriali a definire specifiche tecniche fondate sulla teoria di Locke. In particolare, negli anni ‘80 sono stati sviluppati due metodi ancora oggi molto utilizzati in ambito organizzativo:

  • Modello GROW: sviluppato da John Whitmore e Graham Alexander, le sue componenti sono Goal (definizione dell’obiettivo), Reality (analisi del contesto e delle sfide presenti), Options/Obstacles (individuazione degli ostacoli esplorazione delle alternative di azione praticabili), Will (definizione dell’azione, con scadenze e impegni concreti).
  • Obiettivi SMART: è uno strumento che permette di stabilire i criteri per una definizione degli obiettivi efficace. L’acronimo, ideato da George T. Doran, sta per Specific (specifici), Measurable (misurabili), Achievable (raggiungibili), Relevant (Rilevanti) e Time-based (basati sul tempo).

Il Goal Setting nelle organizzazioni

La definizione degli obiettivi nelle organizzazioni è una pratica consolidata per allineare gli sforzi, comunicare obiettivi e migliorare la motivazione e le prestazioni. Seguire i principi di questa teoria ha effetti positivi su diversi aspetti organizzativi come: 

  • la motivazione dei dipendenti: assegnare obiettivi sfidanti alle persone comunica fiducia nei loro confronti e ciò innesca un processo psicologico che porterà quelle persone ad essere maggiormente motivate. 
  • l’efficacia dei percorsi formativi: stabilire obiettivi nell’ambito dei programmi di formazione è fondamentale per dare alle persone punti di riferimento concreti.
  • l’equilibrio tra vita personale e lavoro: diverse organizzazioni tra cui anche Google utilizzano il Goal Setting anche per incoraggiare i lavoratori a non perdere di vista obiettivi extra-professionali. 
  • le prestazioni individuali: in generale gli obiettivi permettono di focalizzare l’attenzione sulle attività rilevanti distogliendola da quelle non significative. Inoltre, permettono di fare ricorso a conoscenze e strategie adatte per raggiungere determinati traguardi. 

Conclusione

In conclusione, il Goal Setting rappresenta uno strumento strategico fondamentale per il successo organizzativo, poiché aiuta a definire chiaramente gli obiettivi, motivare i dipendenti e migliorare le prestazioni. Seguendo i principi della teoria di Locke, le aziende possono allineare obiettivi organizzativi e individuali e monitorare i progressi. Un approccio strutturato alla definizione degli obiettivi non solo favorisce la performance, ma contribuisce anche a un ambiente di lavoro più motivato e produttivo.

Bibliografia

  • Locke, E.A. (1968). Toward a theory of task motivation and incentives. Organizational Behavior and Human Performance. 3 (2): 157–189.
  • Locke, E.A., Latham, G.P. (1990). A Theory of Goal Setting and Task Performance. Prentice Hall
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