Employer Branding

L’Employer Branding è un’attività sempre più importante per le organizzazioni. Rappresenta infatti l’insieme delle strategie che permettono a un’organizzazione di costruire una reputazione positiva come datore di lavoro. È quindi un processo sviluppato con l’obiettivo di attrarre e trattenere i professionisti più qualificati.

Che cos’è l’Employer Branding

Kaye Thorne, una delle principali esperte riconosciute in questo campo, definisce l’Employer Brand come il “pacchetto di benefici psicologici, economici e funzionali legati all’occupazione e associati a un datore di lavoro”. L’Employer Branding, quindi, riguarda la creazione e la promozione di un’immagine positiva dell’azienda, dei suoi valori e dei benefici che offre ai dipendenti.

L’implementazione di queste strategie è il risultato della collaborazione tra il dipartimento delle Risorse Umane e quello del Marketing. Attraverso questa sinergia l’organizzazione punta a rafforzare la propria identità aziendale e a distinguersi nel mercato attraverso una proposta di valore unica rispetto ai concorrenti.

Quali sono gli obiettivi?

L’obiettivo generale dell’Employer Branding è promuovere l’organizzazione migliorandone la reputazione. Questa attività ha però delle finalità specifiche:

  • Attrarre i migliori talenti sul mercato.
  • Aumentare il tasso di employee engagement, ovvero il coinvolgimento e l’impegno dei collaboratori.
  • Aumentare il tasso di employee retention, ovvero la capacità di trattenere i propri dipendenti.

Le strategie possono quindi essere rivolte sia all’esterno che all’interno dell’organizzazione. Nel primo caso sono fondamentali le attività di comunicazione e marketing esterne, mentre nel secondo sono cruciali le politiche interne. I due campi di azioni sono comunque legati tra loro. Dipendenti soddisfatti e coinvolti diventeranno infatti spontaneamente veri e propri Brand Ambassador della propria azienda: parleranno delle loro esperienze positive con gli amici e le condivideranno anche sui social generando un passaparola in grado di impattare positivamente sull’Employer Reputation.

Come costruire un Employer Branding efficace?

Le attività di promozione devono poggiarsi su una base solida. Per questo è necessario che l’organizzazione abbia definito in maniera chiara mission, vision e valori principali.

Su questi elementi si fonda la prima componente chiave dell’Employer Branding: la EVP (“Employee Value Proposition” – proposta di valore per i dipendenti). L’organizzazione deve definirla in maniera chiara, autentica e convincente dopo aver individuato i propri target di riferimento. L’EVP è ciò che distingue un’azienda sul mercato del lavoro. È quindi fondamentale comprendere tutte le specificità e i benefici più interessanti che caratterizzano l’organizzazione (cultura, opportunità di crescita, welfare aziendale etc.).

Il secondo passaggio è la costruzione di un piano di comunicazione interno ed esterno efficace. Per raggiungere gli obiettivi la comunicazione deve ruotare attorno all’EVP e deve coinvolgere dipendenti, clienti e candidati.

Canali e strategie

Per garantire l’efficacia dell’attività di promozione è necessario sfruttare le potenzialità dei canali di comunicazione disponibili adattandoli ai vari target. In particolare i social network, sia generalisti che specifici per il lavoro, rivestono un ruolo cruciale:

  • Instagram e Facebook: sono ideali per mostrare la vita aziendale e raggiungere un pubblico vasto. Può essere utile creare un account aggiuntivo (ad esempio “team” o “lavorare a”) per pubblicare contenuti genuini che diano risalto alle persone che lavorano nell’organizzazione.
  • LinkedIn: è fondamentale sia per comunicare le attività dell’organizzazione che per promuovere le opportunità lavorative. Un Employer Branding efficace richiede una connessione tra l’account aziendale e i profili dei dipendenti con reciproche ricondivisioni.

Un altro canale rilevante in questo processo è il sito web dell’organizzazione e in particolare la sua sezione dedicata alle “carriere”. Le newsletter possono essere utili per raccontare iniziative aziendali e aspetti meno noti della cultura organizzativa, soprattutto internamente. Inoltre, eventi in presenza come fiere, convegni, workshop, open day e collaborazioni con le università sono ottimi momenti per consolidare la visibilità dell’azienda.
Infine, è necessario costruire un iter di selezione chiaro e trasparente in grado di lasciare un ricordo positivo nel candidato anche in caso di esito negativo.

Conclusione

In sintesi, l’Employer Branding è l’insieme delle strategie messe in atto da un’organizzazione per promuovere la propria immagine come datore di lavoro. Attraverso la condivisione di valori, attività e cultura aziendale, l’organizzazione si rivolge ai propri target (dipendenti e candidati), con l’obiettivo di costruire una reputazione positiva e attrattiva. In questo modo sarà più facile trattenere i propri talenti migliori e inserire nuove risorse di valore.

Bibliografia

  • Caliccia, G. (2017). Guida pratica all’Employer Branding, Franco Angeli.
  • Thorne, K. (2004). One-Stop Guide: Employer Branding, Sutton.
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