Intervista a Monica Casati, Chief People Officer di Opyn: il coaching e la crescita dei manager

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Dinamismo, flessibilità, crescita. Sono solo alcuni esempi dei principi su cui si fondano le attività delle aziende nel contesto imprenditoriale odierno. Il quadro è comune ma in alcune realtà queste parole hanno una forza ancora maggiore, trasformandosi in sfide e necessità. È così per chi il cambiamento lo affronta non tanto reagendo ad esso ma con l’intento di accelerarlo e guidarlo. 

È così per Opyn, una Human Fintech che mette al servizio di aziende e istituti finanziari le sue tecnologie per aiutarle a intraprendere la strada dell’innovazione e della crescita. Negli ultimi anni Opyn ha vissuto un’importante espansione e lo ha fatto anche con il supporto di Blooming Areté e del nostro percorso di assessment e business coaching: Empower your skills.

Questa partnership ha permesso a due risorse centrali di Opyn di prepararsi a un delicato passaggio di ruolo. La crescita a cui stava andando incontro l’azienda milanese avrebbe infatti generato un sostanzioso aumento delle risorse da gestire. Opyn ha scelto Blooming Areté per rispondere a questa esigenza e oggi è possibile vedere i frutti della collaborazione. Ce li ha raccontati in un’intervista Monica Casati, Chief People Officer di Opyn.

Prima di rivivere il percorso e andare alla scoperta dei suoi risultati, conosciamo meglio la dottoressa Casati e il suo ruolo.

L’inizio dell’intervista: il background di Monica Casati e il suo approdo nel mondo HR

La storia professionale di Monica Casati parte da Londra. Laureata in Mediazione linguistica a Padova, Monica lascia l’Italia per coltivare la sua passione per le lingue straniere. Entra nel settore alberghiero e nel giro di pochi mesi è già a capo del team che si occupa del front office.

Così si concretizza il suo primo contatto con le Risorse Umane: un mondo apparso immediatamente come «magico» a Monica e che il destino riporta nella sua vita lavorativa al rientro in Italia. «Sono capitata per puro caso a lavorare in consulenza e lì ho conosciuto l’attività di ricerca e selezione – ci racconta – poi dopo otto anni sono andata in un’altra società di consulenza dove mi si è aperto il mondo HR a 360 gradi».

La passione per questo settore è ormai radicata e così, dopo un’esperienza da Head of Human Resources in un’azienda tedesca, Monica intraprende un ruolo che abbraccia davvero tutte le sfaccettature della gestione delle risorse umane. La primavera del 2022 è il momento del suo ingresso in Opyn: «un universo incredibilmente stimolante e dinamico» in cui assume la posizione di Chief People Officer.

Come racconteresti la tua esperienza in Opyn e quali sono i tuoi obiettivi sul lavoro?

Nel corso dell’intervista Monica ci spiega il suo lavoro in Opyn: «Il mio ruolo ricopre molte aree, dal recruiting all’off-boarding, passando per la formazione e la gestione del pre e post-paga». Così Monica ha potuto sviluppare il suo profilo professionale: «Grazie a Opyn sono cresciuta molto, ho scoperto attività a cui prima mi ero solamente avvicinata. Il mio lavoro è pieno di novità e di sfide».

Il suo entusiasmo emerge chiaramente dal modo in cui definisce la sua attività all’interno di Opyn: «È una sorta di trade union tra le esigenze delle risorse e quelle dell’azienda. Mi piace essere un punto di riferimento per le persone, supportarle e allineare tutto ciò con le necessità dell’organizzazione in modo che ci sia sempre il giusto clima».

Il percorso di Business Coaching: come nasce la collaborazione tra Opyn e Blooming Areté?

E proprio l’intento di combinare le esigenze delle risorse con quelle dell’azienda è stato alla base della decisione di Opyn di sviluppare una partnership con Blooming Areté. Nell’intervista Monica Casati ripercorre il progetto di collaborazione partendo dalle sfide che la sua azienda stava affrontando prima di affidarsi ai nostri professionisti: «Circa un anno e mezzo fa Opyn stava cercando di internalizzare una serie di attività in ambito IT e product. Avevamo quindi la necessità di costruire un team in grado di coprire le esigenze partendo da due risorse già presenti in azienda che poi sarebbero diventate il CTO (Chief Technology Officer, ndr) e il CPO (Chief Product Officer, ndr)».

La sfida era quindi quella di accompagnare queste due figure verso un ruolo manageriale più complesso: un passaggio da un lavoro quasi individuale alla gestione di oltre 20 persone. Da questa esigenza si è quindi concretizzato il contatto e poi il percorso con Blooming Areté che ha messo a disposizione di Opyn il suo servizio di Business & Executive Coaching, finalizzato proprio a supportare i manager.

Nell’intervista Monica Casati spiega la scelta di farsi affiancare da Blooming Areté in questa delicata fase del processo di crescita di Opyn: «Ci ha colpito il fatto di poter contare su un supporto one-to-one, con dei professionisti dedicati al 100% alle nostre risorse, e l’approccio flessibile, in grado di modellarsi sulle esigenze e sugli obiettivi che avevamo».

Gli obiettivi sono stati raggiunti?

Il percorso ha dato i suoi frutti riuscendo anche a cancellare l’iniziale resistenza al cambiamento delle risorse coinvolte: «Non è sempre facile mettersi nell’ottica di dover cambiare qualcosa – afferma durante l’intervista Monica Casati – all’inizio mi manifestavano qualche scetticismo. La voglia c’era ma allo stesso tempo si scontrava con abitudini consolidate».

Per quanto riguarda i risultati, Monica non ha dubbi: «La crescita delle due risorse è stato il risultato più eclatante, più visibile, nel senso che anche i loro team ne hanno risentito positivamente». 

Una crescita passata attraverso il lavoro su punti di forza e debolezza dei nuovi manager e che ha portato allo sviluppo di un nuovo approccio alle varie attività da svolgere: «Si sono resi conto dei loro limiti e li hanno trasformati in punti di forza. O al contrario, hanno riconosciuto i loro punti di forza e hanno imparato a implementarli. Loro stessi mi dicono di essere diventati più autocritici. Sono più consapevoli di chi gli sta attorno, delle idee degli altri, insomma ascoltano di più. Hanno sviluppato un approccio di squadra che prima non avevano».

I due obiettivi principali sono stati quindi centrati. Da un lato, il raggiungimento dell’autoconsapevolezza del nuovo ruolo che si sta ricoprendo, e dall’altro lo sviluppo di soft skills manageriali legate alla gestione di un ampio gruppo di collaboratori.

I risultati del Coaching si sono consolidati nei mesi successivi?

Intervista a Monica Casati: una manager parla in piedi al suo team

A distanza di circa un anno dalla fine del percorso di Coaching è possibile tracciare un bilancio non solo dei risultati immediati ma anche di quelli sul medio termine. Lo ha fatto nel corso dell’intervista Monica Casati che da Chief People Officer di Opyn è convinta che gli effetti si continuino a vedere anche oggi: «Capita spesso che parlando con i due manager loro stessi facciano riferimento ad alcuni degli aspetti trattati durante il Coaching. Ciò vuol dire che ancora adesso provano ad applicare quanto appreso nelle loro attività».

Nel frattempo Opyn è cresciuta ulteriormente e le persone da gestire sono cambiate e aumentate ancora. In questo processo ciò che il Coaching ha lasciato si è rivelato di grande aiuto: «Il team è cambiato nel tempo, le persone sono entrate e uscite ma i due manager hanno saputo adattarsi e sviluppare il proprio stile di leadership e management nonostante non avessero già esperienza da questo punto di vista».

Le prossime sfide di Opyn e gli insegnamenti a lungo termine del Coaching

Opyn, che ha da poco aperto una nuova sede operativa in provincia di Latina, non ha intenzione di fermarsi e le sfide continueranno inevitabilmente a susseguirsi: internazionalità, sviluppo del nuovo core business (il servizio di pagamenti Buy Now Pay Later per le aziende B2B), adattamento al mercato e formazione dei dipendenti nell’ambito delle competenze tecniche.

In questo contesto a dir poco dinamico, secondo Monica il percorso di Coaching effettuato tornerà molto utile: «Altre tipologie di frutti le vedremo più avanti. È qualcosa che si porteranno sempre dietro e spero riescano ad applicarlo poi nei vari contesti».

Noi di Blooming Areté siamo contenti di aver potuto dare il nostro contributo alla crescita dei manager di Opyn e alla loro realtà organizzativa e ringraziamo Monica Casati per averci raccontato l’esperienza vissuta al nostro fianco.

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