Sei cappelli per pensare: la tecnica per migliorare il decision making

Sei cappelli per pensare è un’espressione che, per chi non la conosce, potrebbe sembrare buffa e alquanto bizzarra, in realtà si tratta di una tecnica di decision making molto potente ed efficace. É una strategia che ha l’obiettivo di promuovere la creatività, migliorando la capacità di esplorazione, per avere un approccio più a tutto tondo di un problema, idea o progetto. Questo metodo permette di mostrare le cose nella loro complessità, imboccando tutti i percorsi possibili del pensiero, da qui l’idea dei sei cappelli. 

La tecnica è stata sviluppata da Edward De Bono, psicologo e saggista maltese, che ha lavorato e insegnato presso diverse università prestigiose come Cambridge, Oxford e Harvard. Lo studioso è celebre anche per aver elaborato altre teorie come il pensiero laterale e il pensiero creativo.

In cosa consiste questa tecnica? 

Con la tecnica dei sei cappelli si cerca di rappresentare sei direzioni di pensiero contenute in sei cappelli immaginari. Quando sorge un problema o cerchiamo di prendere una decisione, ogni cappello ci darà una premessa, una visione per guardare le cose da una nuova prospettiva. Dopo averli usati tutti in modo proattivo, saremo maggiormente in grado di prendere una decisione.

Questa tecnica ha importanti ricadute sul mondo del lavoro perché può essere utilizzata per favorire il lavoro di gruppo, rafforzare il team building e raggiungere gli obiettivi nel rispetto e nell’ascolto delle opinioni del gruppo. Tale procedura spinge tutti i membri di un’organizzazione a proporre le proprie idee in maniera sinergica per favorire la risoluzione di un problema. 

Il suo utilizzo è molto semplice sebbene i suoi risultati sono sorprendenti. Nel momento in cui bisogna prendere una decisione o risolvere un problema ogni membro del team può indossare un cappello che lo spingerà a vedere e riflettere sulle cose secondo un determinato punto di vista (es. cappello nero permette di riflettere sulle criticità e i punti negativi). Attribuire a ciascun membro del team un cappello e quindi una determinata visione e uno specifico ruolo all’interno della discussione aiuta a superare il group thinking e gli effetti di influenza della maggioranza. Valorizzando i contributi di tutti e ampliando la visione del problema si prenderanno decisioni più efficaci. 

Il cappello bianco

Questo cappello ci insegna a vedere le cose da un punto di vista obiettivo, neutro e senza deviazioni. Tale stile di pensiero si basa sull’analisi dei dati, senza dare giudizi di valore. Il cappello bianco cerca fatti concreti, non interpreta né dà opinioni.

Il cappello nero

Il cappello nero rappresenta il lato logico-negativo e ci insegna a capire perché certe cose possono andare male, ci aiuta ad essere critici e a vedere il lato negativo per essere più realistici.

Il cappello verde

Il cappello verde richiede originalità, creatività, rendere possibile l’impossibile. È in questo cappello che è contenuto il pensiero laterale che ci ricorda a sua volta che non va bene sentirsi soddisfatti rapidamente, e che spesso è necessario trovare più rotte, più alternative!

Il cappello rosso

Il cappello rosso è passionale, è emotivo, indossando questo cappello, avremo la possibilità di dire ad alta voce cosa ci emoziona, ci inquieta o cosa ci dice il nostro intuito riguardo alle informazioni che abbiamo. Ci permetterà anche di comprendere le emozioni e i bisogni altrui.

Il cappello giallo 

Contrapposto al cappello nero, il cappello giallo ci fa vedere il lato positivo delle cose, ci permette di vedere possibilità dove gli altri vedono porte chiuse, pur sempre in maniera logica perché non dobbiamo mai farci sopraffare dall’eccessiva frenesia.

Il cappello blu

Il cappello blu rappresenta calma, equilibrio e autocontrollo, è il cappello che ha il controllo su tutto e durante il processo viene indossato due volte: all’inizio e alla fine. In un primo momento per decidere quali cappelli indosseremo, e infine per prendere una decisione. Il cappello blu ci guida passo dopo passo in modo da non farci perdere la strada, per questo normalmente viene indossato dal leader di un team. 

Tu di solito che cappello indossi?

Adam Abd El Aziz 

Sei cappelli per pensare
Condividi