Il cervello umano è un organo straordinario, in grado di ricevere ed elaborare una enorme quantità di informazioni provenienti dal mondo esterno. Tuttavia viviamo in una realtà estremamente complessa, nella quale ogni secondo siamo sovra-stimolati e bombardati da informazioni e input di qualsiasi tipo, che non possiamo elaborare e categorizzare totalmente. Per questo motivo il nostro cervello, essendo un organo ingegnoso, ricorre spesso a delle tecniche per semplificare l’ambiente circostante e ridurre gli stimoli da processare, attivando delle scorciatoie mentali dette Euristiche o Bias.
Euristiche e Bias
Le euristiche sono delle strategie di pensiero rapide ed intuitive che consentono di prendere decisioni velocemente. Si attivano all’interno di una situazione complessa della realtà quotidiana, facendoci risparmiando tempo e fatica mentale.
Le euristiche sono uno strumento molto utile, soprattutto in chiave evolutiva. Hanno infatti permesso all’uomo fin dalla preistoria di adattarsi velocemente al mondo circostante, di trovare soluzioni in maniera rapida e di risolvere problemi efficacemente anche in situazioni di incertezza o di rischio.
Tuttavia queste strategie cerebrali hanno dei nemici, i cosiddetti bias cognitivi. I bias sono degli errori sistematici nell’elaborazione delle informazioni che possono portare a distorsioni nella percezione della realtà. Questo accade perché le euristiche sono sintesi grossolane che semplificano la realtà, tralasciano molti dettagli e portano spesso ad errori di giudizio.
Per comprendere meglio le differenze tra euristiche e bias, analizziamo le principali tipologie di bias.
Tipologie di bias
Tra i bias più famosi quelli sicuramente degni di nota sono:
- Bias di conferma, ossia la tendenza che abbiamo nel percepire maggiormente gli stimoli che confermano le nostre opinioni. Di conseguenza, ignoriamo o diamo minor attenzione agli stimoli che invece confutano le nostre prospettive. L’aspetto più grave di questo bias è che lo mettiamo in atto anche con le persone, ricercando maggiormente coloro che sono d’accordo con noi ed evitando quelli che non lo sono.
In un contesto lavorativo è molto importante che tutti, in special modo manager e responsabili, tengano conto di questi errori come il bias di conferma, che potrebbe portare ad ignorare o a trattare in modo più ostile, le proprie risorse o colleghi con idee divergenti.
- Bias di gruppo, ci induce a sopravvalutare le capacità, le performance ed il valore del nostro gruppo, considerando i successi dell’ingroup come prodotti da fattori interni e i successi dell’outgroup come prodotti da fattori e circostanze esterne.
A livello aziendale, soprattutto nelle aziende più grandi, questo bias può provocare degli attriti tra i colleghi di reparti diversi, contribuendo a deteriorare il clima aziendale e i rapporti interpersonali e dividendo il team in gruppi contrapposti e conflittuali. Euristiche e bias vanno quindi anche a intaccare le relazioni tra colleghi.
- Bias della negatività consiste in un’eccessiva percezione degli elementi negativi, che vengono considerati come più importanti rispetto a quelli positivi. A causa di questa distorsione cognitiva, si tende a dare maggior peso agli errori, sottovalutando i successi e le competenze acquisite ed attribuendo così una valutazione negativa alla prestazione.
Anche in questo caso il bias può compromettere e inficiare la capacità di giudizio di manager e dirigenti. Una conseguenza diretta sta nel giudicare troppo presto ed in maniera eccessivamente negativa le performance dei propri collaboratori.
Conclusione
Euristiche e bias possono aiutarci a rendere più efficiente l’elaborazione delle informazioni. Tuttavia, è importante essere consapevoli dei limiti di queste strategie e cercare di minimizzare i loro effetti negativi sul nostro processo decisionale.
Imparare a riconoscere e correggere questi errori può aiutare manager e dirigenti – ma anche impiegati e dipendenti più junior – a prendere decisioni più consapevoli. Inoltre, diminuisce la quantità di percezioni sbagliate della realtà e la conseguente presa di decisioni scorrette.
Adam Abd El Aziz
Leggi i nostri articoli correlati ad Euristiche e Bias
Quando il gruppo è più (meglio) delle singole parti
Incoraggiare il dissenso: le insidie del Groupthink e come evitarle