Gli aspetti psicologici del Lavoro per Obiettivi

Il Management by Objectives (MbO) è una pratica diffusa nella gestione dei processi aziendali e consente di raggiungere i risultati desiderati con le risorse a disposizione.

Questo approccio si basa sulla definizione di obiettivi SMART ossia: Specific (specifici), Measurable (misurabili), Achievable (raggiungibili), Relevant (rilevanti) e Timely (temporalmente definiti).

L’introduzione di tale modalità di lavoro – a partire dagli anni ‘60 – ha segnato un cambiamento importante rispetto ai metodi di organizzazione dei processi aziendali più tradizionali. Il motivo dell’ampia diffusione di tale metodologia è determinato soprattutto dalla capacità di coinvolgere i collaboratori in modo attivo. Il lavoratore non è più visto come uno strumento necessario a completare il lavoro di una macchina quanto piuttosto come una parte attiva da motivare e coinvolgere in tutto il processo di lavoro.

Su quali aspetti psicologici fa leva il Lavoro per Obiettivi?

  • Motivazione
    L’uomo è guidato all’azione da intenzionalità e scopi, quindi fissare degli obiettivi consente di aumentare la motivazione. La definizione chiara dell’obiettivo permette infatti alla persona di rappresentare il traguardo e di anticipare la soddisfazione che il raggiungimento dello stesso eliciterà. Per meglio comprendere questo meccanismo si può fare riferimento ad un esempio preso in prestito dallo sport: superare la fatica durante una corsa risulta più semplice quando il traguardo è noto rispetto a quando non lo è.
     
  • Ingaggio
    Ricerche recenti dimostrano che le performance migliorano quanto più la persona è coinvolta nel progetto e quanto più si sente parte dell’azienda. Scegliere insieme gli obiettivi da raggiungere aumenta quindi l’ingaggio e il coinvolgimento dei dipendenti, così da renderli protagonisti del successo.
     
  • Flessibilità
    La definizione di obiettivi consente alle persone di essere maggiormente flessibili e autonome nello svolgimento dei propri compiti, stimolandole a lavorare in modo attivo. Conoscendo l’obiettivo finale, i dipendenti saranno spinti a rintracciare delle strategie alternative, piuttosto che limitarsi ad eseguire le indicazioni che arrivano dall’alto. Ciò è facilitato in contesti caratterizzati da una cultura di fiducia e di delega nei confronti delle proprie risorse.

Alla luce di quanto detto, risulta chiaro che il Lavoro per Obiettivi è molto più di una fredda metodologia di lavoro, poiché coinvolge sia aspetti relativi alla sfera del singolo, come la motivazione, sia aspetti organizzativi che hanno a che fare con l’employer-branding e con la comunicazione. È quindi consigliabile non limitarsi ad impostare l’obiettivo in maniera distaccata ma considerarlo come parte di un processo più ampio in cui è necessario investire sul coinvolgimento dei collaboratori.

Serena Zirpoli, Margherita Cislaghi