Vivere per lavorare o lavorare per vivere?
Sentiamo spesso questa frase, ma dovremmo uscire dallo schema che vede il vivere e il lavorare in netta contrapposizione fra loro. Questo articolo aiuterà a capire perchè il bilanciamento tra lavoro e vita privata è la soluzione ottimale. Per raggiungere l’equilibrio è necessario definire i confini tra i due attraverso un’organizzazione del tempo efficace.
A chi non è mai capitato di lavorare fuori dall’orario di lavoro? Siamo convinti che farlo sia normale, che inviare una email o rispondere ad una chiamata ogni tanto non sia un grande problema, magari sono solo 5 minuti… “che sarà mai!”
In realtà non è così: ogni interruzione del proprio tempo è preziosa, perché la cosa più importante della nostra vita è il tempo stesso. Tutte queste distrazioni non permettono di “ricaricare al meglio le energie” e possono causare stress e infelicità che minano le performance lavorative e allo stesso tempo non permettono di godere della vita privata o del tempo personale.
In un recente studio dei ricercatori hanno reclutato genitori in visita ad un museo con i figli per indagare queste tematiche. Alcuni dei genitori dovevano controllare il telefono di lavoro il più possibile mentre altri il meno possibile; il risultato emerso è che la visita al museo è stata molto meno significativa per coloro che controllavano il telefono. Da un’altra ricerca si è riscontrato che anche la memorizzazione viene influenzata, infatti i turisti che avevano tenuto il cellulare sotto controllo durante la visita ad una chiesa ricordavano meno particolari rispetto agli altri.
Tutte queste distrazioni portano le persone a privarsi di quello che più conta, ovvero il tempo: per se stessi, per il benessere personale, che si può impiegare per godersi la vita con le persone più care!
Bisogna iniziare ad avere maggior rispetto del proprio tempo affinché la vita non sia priva di significato, andando a migliorare il work-life balance. Per farlo si può iniziare con queste 3 regole (Ashley Whillans, 2021):
- Ridefinire il tempo di riposo: avere del tempo libero non significa mancanza di produttività al lavoro ma significa godersi il tempo che si ha a disposizione, recuperando energie per tornare ad essere efficaci. Per farlo bisogna definire bene i confini: il tempo libero è personale; è utile impostare Out of Office: contattare solo per urgenze;
- Costruire obiettivi per il tempo libero: ad esempio si può pensare di organizzare una cena a settimana con gli amici o i familiari, una gita nel weekend o dell’attività fisica costante;
- Negoziare il tempo: quando si parla di negoziazione viene subito in mente il prezzo, ma pensate di negoziare il tempo! Se doveste mai avere una scadenza per il lunedì, se possibile, perché non chiedere di spostarla a martedì in modo da godersi il weekend? Alla fine un lavoro di qualità è meglio che un lavoro sbrigativo.
In conclusione, è importante ridefinire gli obiettivi primari per garantire un maggiore equilibrio tra tempo libero e lavoro. Si vive una sola volta e dobbiamo essere in grado di organizzare la nostra vita affinché possiamo godercela! Prendiamo in mano il nostro tempo e riempiamolo di ricordi, momenti di gioia e felicità.
Mattia Gagliardi
Bibliografia
N.R. Lockwood. Work/Life Balance Challenges and Solutions. SHRM Research. 2003
P. Delecta. WORK LIFE BALANCE. Department of Management Studies, St. Peter’s University, Chennai (India) 2011