Attrarre, selezionare e ingaggiare le persone è strategico per le aziende di successo.
Prima di tutto, per attrarre le persone è importante avere una buona reputazione, grazie a una strategia di brand awareness, che diffonda valori e cultura aziendale sia internamente ai propri dipendenti sia esternamente ai potenziali candidati. Il match tra i valori personali e aziendali insieme alla reputazione, spingono un potenziale candidato ad essere interessato alle posizioni aperte.
Attrarre la persona giusta però è solo il primo passo. Una volta selezionata e inserita la risorsa, è necessario mantenerla ingaggiata, mettendola nelle condizioni di esprimere al massimo le sue potenzialità. Questo è possibile solo motivando la persona!
Cos’è la motivazione?
Il termine “motivazione” deriva dal latino “muovere” e rappresenta proprio quella forza capace di mettere concretamente in moto gli individui. La motivazione contribuisce a spiegare il motivo per cui si mettono in atto certi comportamenti e perché gli individui garantiscono l’impegno verso il raggiungimento dell’obiettivo.
La motivazione si può interpretare proprio come lo stimolo che permette agli individui di eseguire tutti i passaggi necessari per arrivare all’obiettivo prefissato. Laddove questa motivazione viene meno o non è presente, tale obiettivo solitamente non viene raggiunto. Le persone non motivate, infatti, non sono in grado di raggiungere il livello successivo.
La motivazione può essere distinta in motivazione intrinseca ed estrinseca:
- La motivazione intrinseca è quella spinta interna che porta il soggetto ad impegnarsi in un’attività perché la trova stimolante e gratificante di per sé. Si tratta di un’esperienza autotelica dove l’attività stessa è la ricompensa.
- La motivazione estrinseca deriva da uno stimolo esterno come le ricompense, i complimenti o le persone vicine che danno la carica giusta.
La motivazione al lavoro
La motivazione al lavoro è comunemente definita come “un insieme di forze energetiche che hanno origine sia all’interno sia all’esterno degli individui e spingono i lavoratori all’azione intenzionale” (Pinder, 1998). L’insieme di queste forze determina la direzione, l’intensità e la persistenza del comportamento della persona durante il suo percorso lavorativo.
Come motivare le risorse?
Per aumentare la motivazione delle persone a lavoro è importante:
- Creare un ambiente piacevole;
- Essere rispettosi, onesti e solidali;
- Offrire ricompense o premi;
- Dare spazio alla crescita;
- Condividere feedback positivi;
- Riconoscere il lavoro e il risultato delle persone.
Per aumentare la retention è fondamentale che la risorsa sia motivata e abbia sempre l’interesse attivo di restare in azienda. In questo senso offrire opportunità di crescita e riconoscere il lavoro e i risultati individuali sono gli asset principali per far sì che la risorsa rimanga ingaggiata.
In conclusione, è sicuramente importante che le risorse siano attratte dall’azienda in modo tale che siano spinte a candidarsi, ma allo stesso tempo è fondamentale continuare a motivarle per raggiungere gli obiettivi e per non rischiare di perderle.
Mattia Gagliardi
Bibliografia
Andriolo G., Bernardi F., Mattalucci L., Sarati E., Teruzzi T., Zanardo A (2012). Dialoghi. Rivista di studi sulla formazione e sullo sviluppo organizzativo. Anno III, numero 2. (dicembre 2012)
Galletta M., Battistelli A., Portoghese I. (2011). Validazione della scala di motivazione al lavoro (MAWS) nel contesto italiano : evidenza di un modello a tre fattori. Vol. 16, n. 2, 2011 – Franco Angeli